mercoledì 20 novembre 2013

La nascita del Regno d'Italia e della Lira Italiana

In località Scanello, a 30 km da Bologna c'è un'antica dimora settecentesca conosciuta come Palazzo Loup; nel corso di lavori di ristrutturazione alcuni decenni fa venne alla luce una lapide sulla quale vi era la seguente scritta: “La sera del dì 28 Settembre 1859 convennero in questa villa Bettino Ricasoli, Carlo Luigi Farini, Lionetto Cipriani, Marco Minghetti, Rodolfo Audinot (e) stabilirono di togliere ogni barriera doganale fra Toscana, Romagna, Modena, Parma e divisarono i futuri provvedimenti per l'unione dell'Italia centrale sotto il regno di Vittorio Emanuele II”.

I sei massimi esponenti politici dei governi di Bologna, Modena, Parma, Piemonte, Romagna e Toscana si radunarono in segreto in una stanza di palazzo Loup per decidere il futuro dell'Italia, allora divisa in tanti piccoli stati. Con l'abolizione delle barriere doganali e l'adozione della Lira come moneta unica, posero le basi della nascita del Regno d'Italia e alla successiva unificazione nazionale sotto il governo di Vittorio Emanuele II.

Il motivo per cui scelsero la Lira era perché essa rappresentava la moneta più antica d’Europa, infatti nasce con la riforma monetaria voluta da Carlo Magno fondatore e Imperatore del Sacro Romano Impero.

La monetazione carolingia stabiliva una corrispondenza monetaria ben precisa. Una Libbra d'Argento (434 grammi), corrispondeva a 240 Denari;  12 Denari equivalevano a un Soldo e 20 Soldi formavano una LIRA. Nei territori che formarono nel 1861 il Regno d'Italia, circolavano 236 diverse monete metalliche, se poi si aggiungono quelle delle province venete e romane, al momento del loro ingresso nel Regno, allora il totale delle monete metalliche sale a 282: Baiocco, Carantano, Carlino, Doppia, Ducato, Fiorino, Franceschino, Francescone, Lira, Lirazza, Marengo, Onza, Paolo, Papetto, Piastra, Quattrino, Scudo, Soldo, Svanzica, Tallero, Testone, Zecchino. Questi sono solo alcuni dei nomi delle monete usate in Italia prima dell'Unità.

La Lira è stata per un secolo e mezzo l'emblema dello Stato Italiano e, come la bandiera tricolore, ha rappresentato il simbolo della sovranità nazionale degli Italiani sin da quando, quella che da sempre era stata l'idea di Nazione Italia, 150 anni fa conquistò il diritto di organizzarsi come Stato Italiano e anche il potere di battere moneta.





lunedì 18 novembre 2013

Feynman e gli esaflexagoni

Feynman, nato nel 1918 a Far Rockaway negli Stati Uniti, è stato un protagonista della fisica del ventesimo secolo. Iniziò a interessarsi alla scienza grazie alla sua innata e pura curiosità
Un giorno cercò di inserire in un raccoglitore ad anelli di produzione inglese alcuni fogli americani che aveva comprato. I fogli, però, superavano di un pollice la misura del raccoglitore, cosicché si trovò ad avere una provvista di striscioline di carta.
Egli provò a fare delle serie di pieghe diagonali ottenendo come risultato dei triangoli equilateri.
Seguendo queste pieghe ottenne da una striscia “Un Esagono Perfetto”.
Ripiegando poi l'esagono su se stesso, si può poi riaprire formando un nuovo esagono con
combinazioni di triangoli diverse.

Piega, incolla, ripiega... l'esaflexagono from icroncadelle on Vimeo.

lunedì 4 novembre 2013

La storia dei numeri relativi

La presenza dei numeri relativi nella storia dell'uomo è servita per i commerci e le attività agricole, infatti l'aumentare degli scambi di merci fece comparire il concetto di debito o spesa.
Le prime testimonianze scritte di questa distinzione tra numeri che  risalgono al 2000 a.C. Circa.

CINA
I numeri positivi e negativi nascono in Cina (1° millennio a.C.).
I cinesi erano abituati ad eseguire i calcoli con due tipi di bastoncini, rossi per numeri positivi e neri per i numeri negativi.

GRECIA
Diofanto, il matematico greco, introduce la regola del MENO PER MENO FA PIU'.

INDIA
La prima aritmetica che fa uso dei numeri negativi e dello 0 è quella del matematico indiano Brahmagupta.
Gli Indiani consideravano lo 0 come un effettivo numero.
Brahmagupta affermò che 0:0 = 0 mentre su a:0 non disse nulla.

ARABI
Gli Arabi impararono ad usare i numeri negativi dagli indiani e li esportarono nei paesi Occidentali.


EUROPA
Fibonacci, nel suo libro Liber Abaci aveva utilizzato i numeri negativi e positivi per la contabilità dei crediti e dei debiti.
Numero negativo era quello del debito.
Numero positivo era quello del credito.
Pacioli, Chuquet, Cardano, Stifel non consideravano ancora i numeri negativi come veri e propri numeri cardinali, ma accettavano il loro uso ordinale.

domenica 13 ottobre 2013

Poligoni regolari e circonferenze

In questa pagina abbiamo disegnato dei poligoni regolari, ciascuno con la sua circonferenza circoscritta e inscritta, aumentando progressivamente il numero dei lati.
Man mano che il numero di lati aumenta, le circonferenze inscritta e circoscritta si avvicinano sempre di più, tutta via non si toccheranno mai!

Clicca sull'immagine per aprire la pagina interattiva!

lunedì 7 ottobre 2013

Il viaggio di Darwin

Benvenuti

Benvenuti nel "Blog del pomeriggio". Siamo studenti della scuola secondaria di 1° grado "Antonio Gramsci" di Roncadelle. Esploreremo insieme vari argomenti di ambito scolastico. Speriamo che vi piaccia. Aspettiamo i vostri consigli nei commenti,
Grazie, divertitevi e commentate!!!